V Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza”
Dal 23 al 25 ottobre 2025, Vallo di Nera (PG) ospiterà la quinta edizione del convegno nazionale dedicato alla gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza, organizzato da VirArt ODV e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria, in collaborazione con il Dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale – Ufficio del Soprintendente Speciale per il Sisma 2016.
L’edizione 2025 si distingue per il coinvolgimento del Ce.Di.Pa. – Centro di digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, segno della crescente importanza scientifica dell’evento.
Tema del convegno:
Il focus di quest’anno è il ruolo della tecnologia digitale nella gestione delle emergenze che coinvolgono beni culturali. L’obiettivo è esplorare come l’innovazione possa supportare le varie fasi del processo di tutela – dal recupero post-disastro alla ricostruzione – e quali siano i limiti o le criticità di tali strumenti.
Relatori e ospiti:
Sono previsti oltre 35 interventi di esperti, funzionari del Ministero della Cultura e docenti universitari da tutta Italia.
Tra gli ospiti internazionali, una delegazione spagnola condividerà l’esperienza maturata nella gestione del patrimonio dopo l’alluvione che ha colpito il sud della Spagna nell’ottobre 2024.
Tutti gli interventi saranno trasmessi in diretta streaming sui canali social di VirArt ODV.
Visita ai cantieri della ricostruzione:
Il 25 ottobre, il convegno si concluderà con visite guidate gratuite alla Chiesa di Sant’Antonio Abate di Frascaro (Norcia), curata dalla Soprintendenza e dal consorzio HOFPRO.
Le prenotazioni sono aperte sul sito www.virart.org
Patrocini e collaborazioni:
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria e del Comune di Vallo di Nera, con il contributo del Ministero della Cultura, del Consorzio BIM “Nera e Velino”, di Aethra Restauri SNC, Coo.Be.C. e Confrestauro.
“Il Convegno di Vallo di Nera è diventato un punto di riferimento nazionale – ha dichiarato la Soprintendente – e la collaborazione con il mondo accademico e con ospiti internazionali ne testimonia la crescita e il valore operativo per la tutela dei beni culturali in emergenza.”